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![]() CATTOLICESIMO LIBERALE Corrente di pensiero cattolico che, riconoscendo il valore della libertà, della nazionalità e del regime liberal-costituzionale, nel XIX secolo si schierò per la separazione della Chiesa dallo stato ovvero per la rinuncia da parte del papa all'esercizio del potere temporale. Da un punto di vista culturale, in Italia la "scuola cattolico-liberale" sarebbe rappresentata, secondo Benedetto Croce, da un gruppo di autorevoli intellettuali (il cenacolo del "Conciliatore", Alessandro Manzoni, Carlo Troya, Gino Capponi, Cesare Balbo, Luigi Tosti, Niccolò Tommaseo), di cui Vincenzo Gioberti fu di gran lunga il più influente rappresentante. Persuasi della necessità di recuperare le radici medievali, locali e autonomistiche dell'identità nazionale (in quanto anticipazione di una tradizione liberal-nazionale più coerente, manifestatasi compiutamente nella prima metà dell'Ottocento), essi sostennero, fino alla crisi del 1848-1849, un'opzione politica a sfondo neoguelfo (vedi neoguelfismo), in nome del presunto carattere unitario e originale impresso dal papato alla storia d'Italia. |
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